Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provinciale

Venerdì 18 Maggio 2012 nella Sala del Consiglio Provinciale di Reggio Emilia, all’interno del Festival della Legalità “Noi contro le mafie 2012″, si è tenuta la tavola rotonda “Mafia a Reggio? La parola ai giovani” a cura delle associazioni giovanili e studentesche di Reggio Emilia.

Ripercorrendo il mutamento del fenomeno mafioso nella nostra provincia negli ultimi anni, l’incontro-confronto si è posto diversi quesiti: “Parlare di mafia sta degenerando in una moda?”, “Le mafie sono sempre più invisibili, come fare a distinguerle?”. L’obbiettivo dell’evento è stato quello di sollecitare le istituzioni ad affrontare in particolare alcuni aspetti della criminalità organizzata, ma anche quello di interrogarsi su cosa ognuno di noi può fare ogni giorno contro le mafie, per non delegare sempre gli altri. QUI le azioni contro le mafieLa tavola rotonda è stata intervallata dalla proiezione di diversi cortometraggi, interviste e video di Cortocircuito.

L’incontro è stato introdotto dall’Assessore all’Istruzione Ilena Malavasi e dall’On. Maino Marchi, membro della Commissione Antimafia della Camera e vi hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti internazionali di ‘ndrangheta, Enrico Bini, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Roberta Mori, Consigliera Regionale e l’On. Emerenzio Barbieri. Ha coordinato l’incontro Elia Minari del Giornalino studentesco Cortocircuito, insieme agli interventi di Riccardo Pelli, Marta Filippini, Gabriele Manici e Marta Bergianti. Hanno partecipato anche i giovani dell’associazione antimafia Libera e degli scout. Pubblicheremo il video dell’evento. Il giornalino studentesco Cortocircuito è il Media Partner del festival. Foto di Francesco Giglioli. continua a leggere…

«Grazie al teatro non ho seguito la strada di mio padre camorrista». Incontro con Alessandro Gallo

Martedì 15 Maggio 2012 al teatro Excelsior di Rubiera (RE) è andato in scena lo spettacolo teatrale di Alessandro Gallo “Di carne”, tratto dal suo romanzo “Scimmie” (con la partecipazione di Miriam Capuano e la regia di Maria Cristina Sarò). A seguire, dibattito coordinato da Riccardo Pelli del giornalino studentesco Cortocircuito

Alessandro Gallo, 25 anni, è figlio del camorrista Gennaro Gallo; grazie al teatro ha intrapreso una strada opposta: oggi lotta contro la Camorra, attraverso il suo impegno di teatro civile. L’evento rientra all’interno del festival “Noi contro le mafie 2012”, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Oscar Romero. Il giornalino studentesco Cortocircuito è il Media Partner del festival(clicca sulle foto per allargarle)


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Vedi anche:

– Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provinciale
– 5 azioni che ogni cittadino può fare contro le mafie by Elia Minari, Nuccia Ciambrone, Gianluigi Iembo e altri

Le nostre azioni contro le mafie rilanciate dalla Provincia

In occasione del Festival della Legalità, la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di rilanciare le nostre azioni che ogni cittadino può fare nella sua quotidianità contro le mafie. (clicca sulla foto per allargarla

QUI le 5 azioni contro le mafie

 

La Redazione di Cortocircuito

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Vedi anche:

– Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provincial, le foto
– «Grazie al teatro non ho seguito la strada di mio padre camorrista». Incontro con Alessandro Gallo, le foto

 

Repubblica.it pubblica una sintesi della video-inchiesta di Cortocircuito sulla stazione Mediopadana

Su Repubblica.it: “La Mediopadana è la futura stazione di Reggio Emilia del treno ad Alta Velocità, l’unica fermata prevista tra Milano e Bologna. Il progetto include tre ponti dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Anche nell’efficiente e ricca Reggio Emilia, i costi sono aumentati e i tempi allungati (questo è un video di sintesi) www.cortocircuito.re.it”. Clicca qui per vedere il video su Repubblica.it.

(11 Maggio 2012)

 

Noi contro le mafie 2012, il festival della legalità

La Provincia di Reggio Emilia organizza dal 15 al 19 Maggio “Noi contro le mafie 2012. Ci sono loro. Ma ci siamo anche noi”, seconda edizione del Festival della legalità: conferenze, dibattiti, spettacoli e laboratori sul tema della legalità e della lotta contro tutte le mafie che si avvale della consulenza scientifica del dottor Antonio Nicaso e la cura educational di Rosa Frammartino. Il giornalino studentesco Cortocircuito è il Media Partner del festival.

Inoltre, organizzeremo questo evento:

Venerdì 18 Marzo 2012 ore 16 – Sala del Consiglio Provinciale (Palazzo Allende)
Mafia a Reggio? La parola ai giovani
Tavola rotonda a cura delle associazioni giovanili e studentesche di Reggio Emilia
Intervento di apertura: On. Maino Marchi, parlamentare Commissione Antimafia
Coordina Elia Minari di Cortocircuito, giornalino studentesco di Reggio Emilia

Inoltre:

Martedì 15 Maggio 2012 ore 21 – Rubiera, Teatro Excelsior
Di carne, spettacolo di Alessandro Gallo,
partecipazione di Miriam Capuano, regia di Maria Cristina Sarò
Dialogo con il pubblico coordinato da Riccardo Pelli di Cortocircuito, giornalino studentesco di Reggio Emilia

Non mancate!
La Redazione di Cortocircuito

QUI l’opuscolo con il programma completo

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Vedi anche:

– Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provincial, le foto
– «Grazie al teatro non ho seguito la strada di mio padre camorrista». Incontro con Alessandro Gallo, le foto

Imbrattato il monumento a Falcone e Borsellino

[articolo pubblicato dalla Gazzetta di Reggio il 15 Aprile 2012]

Poco importa quale sia stata la matrice, ma resta lo sfregio. La targa eretta nel parco del Popolo alla memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e alle vittime della mafia, è stata imbrattata con una bomboletta di vernice bianca, probabilmente nella notte fra giovedì e venerdì. Resta da chiarire se si sia trattato del gesto di sprovveduti writers o consapevoli vandali, ma lo sdegno in città non ha tardato a manifestarsi.

Fra i primi a palesare il proprio dissenso è stato il gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”, che assieme al giornalino studentesco “Cortocircuito” inaugurò il monumenti ai due magistrati. «Già durante l’inaugurazione della targa – fa sapere il gruppo – si era avvicinato un signore che diceva “Provenzano dava da lavorare i giovani”. Ovviamente non sappiamo se si tratti di un semplice atto vandalico o di un atto intimidatorio, però nella nostra città sono stati imbrattati due simboli antimafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In questi ultimi anni noi giovani abbiamo realizzato numerosi cortometraggi, articoli, interviste ed eventi per sensibilizzare la cittadinanza verso i temi delle mafie. Non ci fermeremo».

Ne parla anche Il Giornale di Reggio

A manifestare piena solidarietà ai ragazzi dei “Giovani contro le mafie” c’è stata anche l’associazione antimafia “Libera”: «Che sia fatto con consapevolezza o con superficialità e ignoranza, ci rattrista molto, questo gesto di violenza verso la memoria del nostro paese, verso le vittime di mafia ma soprattutto verso l’impegno dei giovani di Reggio Emilia, che spendono il loro tempo e le loro idee per quello in cui credono, come voi. Il valore del vostro impegno e della vostra partecipazione è importantissimo. È su questo valore che si fonda la nostra città. Di certo c’è che, se come dice Gaber, “la libertà è partecipazione”, voi siete e sarete sempre liberi. A quelli che hanno imbrattato la targa di Falcone e Borsellino, resta poco. Tutta la nostra vicinanza».

La notizia si è presto diffusa anche sui social network, indignando anche il popolo di Facebook: «Mi auguro solo che questo sia solo un gesto idiota di qualche perditempo e che non ci sia dietro un gesto premeditato verso due simboli dell’Italia più vera e più giusta», scrive Francesco Sbarlo. «Mi fa schifo e adesso dovremo arrivare in fondo a questa storia, denunciando e ripudiando il fatto il più possibile», commenta Francesco Chiriatti». Intanto gli ideatori del monumento si stanno già muovendo per riparare il danno: «Così si renderà nuovamente onore alla memoria dei nostri due eroi», dice Gabriele Manici di Cortocircuito.

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Nei commenti pubblichiamo anche i messaggi ricevuti da Anpi, Sel, Assessorato all’Istruzione e da alcuni cittadini.

QUI le foto dell’inaugurazione il 21 maggio 2011

«Lotto per combattere la mafia»

[articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio il 22 Marzo 2012]

QUI i dettagli sull’iniziativa e le foto dell’incontro.

Ieri sera nell’aula magna dell’ateneo si è tenuta la tavola rotonda sulle mafie della rassegna della legalità. Graziano Delrio ha intrattenuto una libera chiacchierata con Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto. Ad affiancare i due sindaci c’erano Elia Minari e Nuccia Ciambrone, entrambi dell’associazione antimafia Cortocircuito.

Il dialogo con i sindaci è stato serrato. continua a leggere …

Incontro con i sindaci Delrio e Girasole

Incontro con Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto (provincia di Crotone) e con Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente nazionale ANCI, insieme a Elia Minari e Nuccia Ciambrone dell’associazione antimafia Cortocircuito.

L’evento si è tenuto il 21 marzo 2012 all’aula magna dell’Università di Reggio Emilia.

(cliccare sulle foto per allargarle)

 

 

 

 

Una spaghettata antimafie per il giornalista sotto protezione (articolo+intervista)

[articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio il 5 Febbraio 2012]

Dal ventidue dicembre la vita di Giovanni Tizian, collaboratore del gruppo l’Espresso, è cambiata. Due giorni prima della vigilia di Natale, oltre alle consuete telefonate di auguri da parte di familiari ed amici, Tizian ha ricevuto una telefonata sicuramente meno desiderata. Dall’altro capo della linea c’era il procuratore capo di Modena Zincani che gli annunciava la decisione di assegnarli due uomini di scorta.

Ora, che tutto è diventato più difficile, per non farlo sentire solo e per esprimergli solidarietà, in tanti sono accorsi alla spaghettata antimafie organizzata dell’Anpi in collaborazione con “Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie”, ieri all’oratorio Helder Camara di San Polo.

Friselle pugliesi, polenta fritta, erbazzone reggiano, spaghetti: prelibatezze del sud e del nord, prodotti quasi tutti provenienti dalle terre confiscate alla mafie, coltivate da aziende agricole sociali d’agricoltura biologica. «Consumare i prodotti dei terreni confiscati alle mafie è un segnale importantissimo», ha sottolineato Annalisa Duri del coordinamento di Libera Reggio. «Spesso le terre dei mafiosi una volta confiscate vengono abbandonate. Questa è una sconfitta per lo stato e così la gente può dire “meglio quando c’era il mafioso”. Acquistando i prodotti di queste terre si ridà speranza alla faccia pulita dell’Italia».

Dopo pranzo, Tizian ha parlato di “Gotica. ‘Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea” edito da Round Robin. 300 pagine con fatti, nomi e cognomi. continua a leggere …

A Reggio Emilia è presente la mafia? – il cortometraggio

Assolutamente non penso, questo sentore me lo da il fatto che il tessuto sociale mi sembra abbastanza integro e sano”. E’ una delle tante risposte che abbiamo ricevuto dalla gente alla domanda: “Secondo lei, a Reggio Emilia è presente la mafia?”.

Pubblichiamo il cortometraggio, da noi realizzato, sulla presenza mafiosa a Reggio Emilia.

La Redazione di Cortocircuito

(3 Novembre 2010)

Se non visualizzi il video clicca qui.

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Vedi anche:

– 5 azioni che ogni cittadino può fare contro le mafie