4 chiacchiere con 4 immigrati

Dopo aver intervistato qualche nostro coetaneo sul tema dell’immigrazione e aver poi verificato che i fatti ed i dati oggettivi sono molto distanti dai più diffusi “luoghi comuni” in materia (vedi qui la video-inchiesta), abbiamo fatto qualche domanda direttamente a loro, agli immigrati, per conoscerli meglio. Abbiamo realizzato più di dieci interviste, qui ne proponiamo alcune.

 

Izuorah Francis Ikwunngbd da noi intervistato

Come si chiama? Izuorah Francis Ikwunngbd

Qual è il suo paese d’origine? Nigeria

Come si trova in Italia ed in particolare a Reggio Emilia? Tutto è molto difficile per gli stranieri, non solo qui a Reggio, è molto dura per gli stranieri, non va tutto così bene. Io sono nigeriano, ma ci sono tanti italiani in Nigeria impegnati per il petrolio, che cercano un contratto nell’estrazione del petrolio, non trattano bene i Nigeriani, questo non va bene. Non so come mai molti italiani sono così razzisti.

Lei quindi pensa che gli italiani siano razzisti? Si, si, si la maggior parte sono razzisti, gli italiani quando viaggiano amano gli stranieri, ma quando non viaggiano non gli piace vederli, quando le persone vedono questo colore nero non gli piace, perché? Non siamo degli esseri umani? Siamo degli esseri umani, ma siamo di colore, voi odiate le persone di colore.

In particolare per il lavoro, è dura? Non c’è lavoro per nessuno ora, è molto dura, sono da sei mesi senza lavoro. Io sono laureato, sono ingegnere ma mi dicono di tornare a scuola per tre anni, ho cinquant’anni non sono un bambino, ho quattro bambini; come posso andare a scuola? C’è il problema della lingua scritta, qui in Italia non capiscono l’inglese, come possiamo migliorare noi stranieri, come possiamo migliorare se non capiscono l’inglese. Negli altri paese parlano inglese.

Da quanto tempo vive qui, a Reggio Emilia? Questo è il mio ottavo anno qui a Reggio Emilia.

Ed in Italia? Si, in Italia non sono stato da nessun altra parte, sono venuto dalla Nigeria direttamente a Reggio Emilia, ho iniziato a lavorare nell’Ottobre del 2002 e solo da sei mesi non ho lavoro, tutti gli stranieri non hanno un lavoro, perché?  Non sappiamo cosa fare, preghiamo Dio affinché tocchi il cuore dei governanti dell’Italia, le cose devono cambiare, vogliamo tornare a lavorare, questa è la nostra richiesta, la richiesta di tutti noi stranieri a Berlusconi, Fini e compagnia, …e Bossi. Devono cambiare l’economia di questo paese, così possiamo tornare a lavorare, ho bisogno di lavorare, ho quattro figli di cui tre vanno all’università, ho comprato una casa come posso pagarla? Come posso pagare la scuola dei miei figli? Come posso mantenere mia moglie? Così non va bene.

La regolarizzazione è difficile? Per la regolarizzazione è troppo difficile, è brutale, così non va bene.

Nel suo caso com’è andata la regolarizzazione? Non bene. Ho comprato una casa come faccio a pagarla? Ho fatto un mutuo in banca, come faccio a pagarlo senza lavoro?

Come è arrivato in Italia, via mare? No, non sono arrivato via mare, ma con l’aereo.

Cosa chiederebbe allo Stato italiano per gli immigrati? Chiedo al Governo di aiutare gli immigrati, perché siamo innanzitutto un’opportunità, come quando gli italiani immigravano in un altro paese.

Quindi lei chiede, in particolar modo, di considerare gli immigrati? Devono considerare gli immigrati, i paesi che non accolgono gli immigrati non raggiungono degli obbiettivi. Se lei va in America, Gran Bretagna, Francia, Germania, gli immigrati lavorano. Senza immigrati non si ottengono miglioramenti, …mi capisce, no? Questo è quello che voglio chiedere all’Italia, stiamo pregando affinché Dio tocchi il cuore di Berlusconi, Fini e Bossi, affinché l’economia di questo paese possa cambiare e migliorare, vogliamo tornare a lavorare, questo è ciò che vogliamo.

Le piacerebbe diventare cittadino italiano? No, non mi piacerebbe diventare cittadino.

Perché? Perché sono di colore e gli italiani non amano le persone di colore.

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Carlos Henrique Pereira da noi intervistato

Come si chiama? Carlos Henrique Pereira de Santa Rosa

Qual è il suo paese d’origine? Brasile

Come si trova in Italia ed in particolare a Reggio Emilia? Bene, sono qua da otto anni e posso dire di non aver avuto dei grossi problemi.

Si è sentito ben accolto dai reggiani? Dai reggiani di pianura si, in montagna c’è un po’ di discriminazione nei confronti degli immigrati.

Per il lavoro è stato facile o ha riscontrato delle difficoltà? No, da otto anni che sono in Italia non ho mai smesso di lavorare. Posso dire di essere stato fortunato perché con la crisi molti hanno perso il lavoro. Però sul posto di lavoro c’è discriminazione: a noi immigrati, rispetto agli italiani, fanno sempre fare i lavori più faticosi (spostare la roba più ingombrante, fare lo sforzo fisico più grosso,…). Però questa non dico che sia una cosa così grave, uno che esce da casa sua e va a casa degli altri per lavorare deve fare uno sforzo per adattarsi. Credo che una volta che uno è più integrato sia trattato anche meglio.

Ha dovuto anche far dei lavori duri quindi? Anche adesso li faccio. Ora, per esempio, sono in malattia perché continua a leggere …

Inchiesta: la verità sull’immigrazione (partendo dai luoghi comuni)

tre ragazze da noi intervistate

Da quest’inchiesta, realizzata dalla redazione di Cortocircuito nell’estate 2011, ha preso spunto il cortometraggio “Noborder, senza confini”, clicca qui per vederlo.

Siamo andati in giro per il centro storico della nostra città ad intervistare qualche nostro coetaneo per chiedergli il suo parere sull’immigrazione, partendo da alcuni diffusissimi “luoghi comuni” sull’argomento. Dopo abbiamo letto accuratamente i documenti in merito sui siti del Ministero dell’Interno, della Banca d’Italia, dell’Istat e di altri Istituti si Ricerca per vedere se i “luoghi comuni” sull’immigrazione corrispondono ai DATI. Leggete di seguito cosa abbiamo scoperto! …il testo è un po’ lungo, ma ne vale la pena.

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1- Stupri, rapine, scippi, …ascoltando i telegiornali e leggendo i quotidiani risulta evidente cha la presenza di immigrati sul nostro territorio incrementa considerevolmente il numero di reati. Secondo te è vero che la presenza di immigrati aumenta la delinquenza?

– Riccardo Menozzi ed Edoardo Talignani: Si, si …
– Matteo Foracchia: E’ un fenomeno che comunque alimenta il mercato nero e anche di scippi e delinquenza.
– Elisa Valli: Secondo me c’è, più che altro poiché arrivano persone che hanno brutte intenzioni …
– Gaetano D’Angelo: Alla grande!
– Wael Hussein: Fai te vecchio, l’immigrazione …si, per forza.
– Andrea Delrio: Si sempre.
– Federico Rossi: Secondo me loro vengono in Italia per fare dei casini, perché se li fanno nei loro paesi ci sono troppe leggi …e “gli fanno il culo”.
– Eleonora B.: Purtroppo è brutto generalizzare, ma se guardiamo le percentuali dei casi sono sempre queste persone.
– Jean Claude: Assolutamente si!
– Alessandro Ferretti: Secondo me, l’immigrazione porta a tante brutte cose.

grafico n°1

Nonostante la presenza di immigrati in Italia, come illustra la linea blu di questo grafico (n°1), negli ultimi 20 anni sia aumentata vertiginosamente e più di ogni altro paese europeo (dal 1998 al 2008 la crescita è stata del 246%, fonte Istat), la delinquenza non è aumentata sostanzialmente. Infatti come illustra chiaramente lo stesso grafico (n°1), ottenuto da un sondaggio Istat – Ministero degli Interni, nel 2003 si sono commessi lo stesso numero di crimini del 1996 e nel 2007 il numero di reati è stato simile al 1991. L’aumento di crimini che vediamo tra il 2006 e il 2007 è dovuto invece all’indulto.

In sostanza negli ultimi 15 anni, nonostante il forte aumento dell’immigrazione, il numero totale dei crimini non ha avuto un aumento significativo. Ad ogni modo, a confermare questa tesi vi è anche un rapporto della Banca d’Italia che, attraverso studi econometrici, dimostra che l’aumento del numero di immigrati non causa un aumento del numero di crimini.

Eppure un sondaggio ISPO, che risale al 2003, mostra come il 57,4% degli italiani -come i ragazzi da noi intervistati- vede l’immigrazione come fonte di delinquenza. continua a leggere …