Elia Minari di Cortocircuito sarà premiato al 20° Vertice Nazionale Antimafia, alla presenza del presidente del Senato e del procuratore nazionale antimafia

Nella foto: articolo della Gazzetta di Reggio

Aggiornamento: QUI le foto e gli articoli dopo la premiazione.

 

[articolo pubblicato dal quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 10 novembre 2014]

Gli organizzatori del 20° Vertice Nazionale Antimafia, che si terrà a Firenze, annunciano che durante l’iniziativa sarà premiato Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia, per l’impegno di denuncia e approfondimento, attraverso diverse video-inchieste e cortometraggi, sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Emilia.

Si chiama “Premio Scomodo 2014” e viene consegnato ogni anno a quelle personalità che si sono distinte per il proprio coraggio nel sollevare vicende scomode legate alle mafie.

Il premio sarà consegnato alla presenza di Pietro Grasso, presidente del Senato e di Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, che recentemente è stato ospite di un’iniziativa organizzata da Cortocircuito nella Sala del Consiglio Comunale di Reggio Emilia.

La premiazione avverrà sabato 22 novembre nello storico palazzo “Spedale del Bigallo” di Bagno a Ripoli, sulle colline di Firenze, all’interno del 20° Vertice Nazionale Antimafia organizzato dalla Fondazione Caponnetto, nata in memoria del magistrato Antonino Caponnetto, capo del pool antimafia di Falcone e Borsellino.

Elia Minari di Cortocircuito sarà premiato insieme, tra gli altri, a Renato Scalia, ex ispettore capo della Direzione Investigativa Antimafia e Paolo Borrometi, giornalista siciliano sotto scorta, che parteciperanno all’iniziativa insieme a Catello Maresca, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e Paola Di Nicola, giudice del Tribunale di Roma.

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La web-tv Cortocircuito è nata nel giugno 2009 come giornalino studentesco indipendente di alcune scuole superiori di Reggio Emilia, poi con il passare degli anni le attività si sono incentrate sempre di più nella realizzazione di video-inchieste sulle mafie. L’ultimo filmato, dal titolo “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana“, ha sollevato i “casi” Brescello e Montecchio, oltre a mostrare altri episodi preoccupanti.

Un anno fa, alcuni ragazzi di Cortocircuito erano stati minacciati mentre registravano il cortometraggio “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia“. Prima di queste due video-inchieste Cortocircuito aveva approfondito la vicenda del cantiere Tav di Reggio Emilia, oltre a fare luce su alcuni subappalti di Iren e su certe discoteche reggiane. Parallelamente, i ragazzi di Cortocircuito continuano anche ad organizzare progetti all’interno delle scuole con incontri sulla legalità.

L’importante riconoscimento del 20° Vertice Nazionale Antimafia di Firenze segue, di alcuni mesi, il premio “Iustitia” consegnato a Elia Minari di Cortocircuito dall’Università della Calabria, con sede a Cosenza. Inoltre, lo scorso anno, Cortocircuito è stato premiato all’Università di Bologna come migliore web-tv di denuncia d’Italia e dall’Osservatorio Molisano Legalità con il premio “Rocco Cirino”.

Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi si è recentemente congratulato con i ragazzi di Cortocircuito, affermando nella sala del Consiglio Comunale: “Vorrei ringraziare Elia Minari e l’associazione Cortocircuito per l’impegno fermo e rigoroso con cui attraverso la loro opera giornalistica e d’inchiesta, coraggiosa e anche rischiosa, hanno certamente saputo dare in questi anni un contributo importante a tutta la comunità”.

 

Foto di Chiara Ghirelli.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore